2022
Tre Impressioni
Sulla Divina Commedia
Compositrice: Sira Hernández
Interprete: Sira Hernández
Casa Discografica: Sony Classical
Le grandi opere della letteratura universale tendono, di volta in volta, a tornare in primo piano dove dovrebbero sempre rimanere. Nel 2021 si è celebrato il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri e la memoria de "La Divina Commedia" è stata rinfrescata in molte iniziative. Una di queste, legata all'universo musicale, si è cristallizzata nella composizione di un'opera per pianoforte tanto sorprendente quanto suggestiva della pianista Sira Hernandez.
Le "Tre Impressioni sulla Divina Commedia" non intendono essere un ritratto dell'opera dantesca ma piuttosto un viaggio interiore attraverso l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, legato a ciò che ha risvegliato nella creatrice la lettura del testo e che si manifestano, in una prima approssimazione, nell'esplorazione e nel coinvolgimento in valori come la compassione, la speranza e la luce, rispettivamente, nelle tre tappe del cammino. L'opera è stata presentata, il 25 di marzo del 2021 in pieno anno del settimo centenario della morte di Dante, in coincidenza con la Giornata Universale a lui dedicata (secondo gli studiosi fu il 25 marzo quando iniziò il viaggio di Dante attraverso le tappe della Commedia), nella Biblioteca Nazionale di Spagna, con grande coinvolgimento di personalità italiane del mondo della cultura, cosa molto opportuna in questa occasione vista l'importante formazione musicale a Torino di Sira Hernandez. È anche un invito a ricordare questo evento ogni anno il 25 marzo, quasi all'inizio di "ogni primavera", come si riflette nel titolo di un attraente romanzo contemporaneo. Dante e Sira Hernandez si compenetrano poeticamente perfettamente nel significato di questa stagione. È rimasto indietro "In mezzo al cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura", all'inizio della Commedia, e ora si intravede la luce che brilla con quell'"Amor che muove il sole e le altre stelle", frase con cui termina la Commedia.
Estratto dal testo scritto da Juan Ángel Vela del Campo, per il libretto del CD 'Tre Impressioni Sulla Divina Commedia'.